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21.12.2018

"Contaminanti chimici negli alimenti" Il ruolo del tecnologo alimentare

Il Regolamento (CEE) n. 315/93 definisce "contaminante" qualsiasi sostanza estranea non aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari o mangimi ma presente in essi sia:

- sotto forma di residuo delle fasi di produzione, fabbricazione, preparazione, trattamento, trasformazione, imballaggio, condizionamento, trasporto, immagazzinamento

- sia a causa di contaminazione ambientale (Acqua, Suolo, Aria...)

I corpi estranei quali, ad esempio, frantumi di insetti, peli di animali e altri non rientrano nella presente definizione. 

Tra i principali contaminanti chimici presenti negli alimenti vi sono quelli nella tabella sotto riportata: 

 

In un contesto eterogeneo di così tante sostanze contaminanti è bene ricordare quanto cita all’articolo 17 il Regolamento CE 178/2002:

«Spetta agli operatori del settore alimentare e dei mangimi garantire che nelle imprese da essi controllate, gli alimenti o i mangimi soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare, inerenti alle loro attività in tutte le fasi della produzione,

della trasformazione e della distribuzione e verificare che tali isposizioni siano soddisfatte».

Se un prodotto alimentare contiene contaminanti in quantitativi inaccettabili sotto l'aspetto della salute pubblica ed in particolare sul piano tossicologico non può essere commercializzato (art. 14 del Regolamento (CE) 178/2002). I contaminanti devono essere mantenuti ai livelli più bassi che si possono ragionevolmente ottenere attraverso le buone pratiche di lavorazione. I limiti massimi previsti per talune sostanze indesiderabili presenti in molti alimenti sono riportati nel Reg. CE n. 1881/2006 e s.m.i. .

Il Tecnologo Alimentare, con le sue competenze multidisciplinari elencate nell'art. 2 della Legge 59 del 18 gennaio 1994, è un professionista titolato a sostenere le aziende nel controllo e nella gestione di tutte le fasi che caratterizzano i processi produttivi degli alimenti. Il Tecnologo Alimentare è una figura professionale che è tenuta non solo a rispettare un codice deontologico basato sulla lealtà, etica e segretezza professionale ma è anche il professionista che deve obbligatoriamente aggiornarsi e migliorare le proprie competenze.

Nell'ottica della formazione continua, l'Ordine dei Tecnologi Alimentari del Molise (OTAM), ha patrocinato, assieme ad altri Ordini Professionali ed Associazioni di Categoria, un Seminario Formativo inerente proprio ai Contaminanti Chimici Alimentari.

Il seminario si è tenuto presso l'ITST "G. Marconi" Piazza San Francesco, 34 a Campobasso (CB), ed ha visto la partecipazione di autorevoli relatori che quotidianamente si occupano di questa problematica sempre più sentita anche dall'opinione pubblica. L'introduzione alla problematica e la relativa implicazione tossicologica di queste sostanze sulla salute è stata curata dal Tecnologo Alimentare-Biologo Dott. Giuseppe Acciaro, il quale, in qualità anche di organizzatore dell'evento ha ringraziato calorosamente tutti i presenti per la grande partecipazione a questa importante occasione formativa.

Il Dott. Luca Medini, Direttore Labcam CCIAA Riviere di Liguria, ha approfondito nel dettaglio la natura dei contaminanti, le metodologie di processo atte ad ridurne la presenza e tutto quanto attiene ai campionamenti ed alle interpretazioni tecniche dei dati analitici. Il Dott. Andrea Minuto, Responsabile Scientifico del Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola CCIAA Riviere di Liguria, ha approfondito invece la parte relativa alla evoluzione delle tecniche di coltivazione e delle strategie di difesa in funzione delle fitopatie emergenti.

L'obiettivo formativo era quello di affrontare la tematica dei contaminanti chimici emergenti sotto diversi punti di vista, considerando anche l'aspetto analitico e dei controlli, al fine di fornire strumenti pratici per i professionisti del settore e conoscenze approfondite per gli operatori delle filiere.

L'ottima riuscita dell'evento e l'entusiasmo dei partecipanti ha dimostrato la forte predisposizione alla crescita professionale di chi tutti i giorni si occupa di tecnologie alimentari. Tutto ciò pone inoltre le basi per l'organizzazione di nuovi eventi formativi sempre più qualificanti ed utili al Sistema Agro-Alimentare Nazionale.

Dott. Giuseppe ACCIARO Tecnologo Alimentare

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Il Presidente Emilio GERMANO

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La Legge Severino sull'anticorruzione e la trasparenza, compresi tutti i decreti attuativi, si applica anche agli Ordini professionali che devono pertanto rispettare gli obblighi sulla trasparenza amministrativa (decreto legislativo n.33/2013) e le regole sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi. Lo stabilisce l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nella delibera n.145/2014.

Per deliberare l'applicabilità della Legge Severino agli Ordini professionali, L'ANAC ha ancorato il provvedimento sulla sentenza della Cassazione n.21226/2001 secondo la quale Ordini e Collegi sono "enti pubblici non economici, operano sotto la vigilanza dello Stato per scopi di carattere generale e le loro prestazioni lavorative subordinate integrano un rapporto di pubblico impiego".

La normativa in vigore in materia è rappresentata dalla legge 190/2012 e dal D.Lgs. 33/2013 che affidano alla "trasparenza" dell'attività amministrativa un ruolo decisivo per la lotta alla corruzione e all'illegalità nella pubblica amministrazione.

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